In Val Gardena la scultura in legno vanta di una lunga tradizione. Da oltre due secoli gli artigiani gardenesi creano opere artistiche importanti, famose in tutto il mondo. Infatti, nella piccola valle altoatesina nascono opere d’arte che sono sinonimo di tradizione e qualità, e che hanno fatto sì che la Val Gardena possa essere considerata il centro internazionale della scultura in legno. Dal XVII secolo una buona parte della popolazione si è dedicata all’arte, scolpendo altari e innumerevoli figure sacrali e profane che hanno trovato posto in chiese e in case private in tutto il mondo. Tutt’oggi numerosi artisti si dedicano alla scultura, seguendo la tradizione, ma allo stesso tempo dimostrandosi sempre al passo con i tempi, creando oggetti moderni e sempre all’avanguardia.
In Val Gardena vivono e operano numerosi artisti che hanno ereditato il loro talento per la scultura dai loro antenati che hanno tramandato la tradizione della lavorazione del legno di generazione in generazione.
L’attività della scultura in legno ebbe inizio nel 16° secolo quando molte famiglie contadine iniziarono a lavorare il legno come attività complementare da svolgere durante i lunghi mesi invernali. Dal XVII secolo poi, ebbe inizio un processo di perfezionamento, soprattutto iniziando dalle due famiglie Trebinger e Vinazer alle quali si attribuisce il merito di promotori di questa tradizione. Grazie ai loro studi nelle accademie artistiche europee, la cultura dell’artigianato gardenese si sviluppò e iniziò ad assumere la sua identità. Si passò dall’intaglio di piccoli animali, giocattoli o oggetti decorativi alla scultura di altari e statue sacrali e profane di alto livello artistico. A partire dal XIX secolo molti altri artisti, tra i quali i membri della famiglia Moroder di Ortisei, studiarono presso le accademie di Vienna o di Monaco. Questo percorso formativo di numerosissimi artisti, tutti provenienti dalla stessa piccola valle, ha reso possibile lo sviluppo di una tradizione della scultura di fama mondiale. Gli artisti gardenesi di oggi hanno ereditato il loro talento ed il sapere dai loro antenati, e continuano a sviluppare quest’arte anche grazie allo studio presso la scuola professionale per l’artigianato artistico ad Ortisei.
Ortisei, capoluogo della Val Gardena, è un comune che conta 4.864 abitanti (31 gennaio 2015). Il paese è un rinomato centro turistico, che, oltre ad essere una famosa località sciistica, è una meta molto nota anche per le vacanze estive. Si trova nella provincia di Bolzano a 1.236 m di altitudine ed è circondato dalle maestose montagne dolomitiche facenti parte del Patrimonio Naturale dell’UNESCO. Si tratta di un paesino ricco di storia, conosciuto in tutto il mondo non solamente per il suo meraviglioso paesaggio, ma anche per la sua tradizione artistica, soprattutto nel campo della scultura del legno. Infatti, una buona parte della popolazione in Val Gardena si dedica all’intaglio del legno. L’attività dell’artigianato artistico è stata tramandata di generazione in generazione dal XVII secolo, e tutt’oggi nei tre paesi della valle (Ortisei, Santa Cristina e Selva) si trovano numerosi laboratori artistici di fama mondiale. Grazie anche all’istituzione della Scuola Professionale per l’intaglio del legno, fondata nel 1872 dal giovane scultore Ferdinand Demetz, la scultura in Val Gardena ha potuto evolversi raggiungendo un livello altissimo, tanto che Ortisei può essere considerato il centro internazionale di questo ramo artistico. Nel secondo dopoguerra una domanda sempre crescente di sculture gardenesi portò ad un rinnovo nel sistema di produzione e, grazie all’ausilio di macchinari moderni, si poté aumentare la produzione delle sculture per soddisfare la domanda, senza però mai trascurare la qualità del prodotto. Oggi gli scultori realizzano le loro opere d’arte sia a macchina, sia in dettagliata lavorazione a mano, dando così vita a una vasta gamma di sculture sacrali e profane all’insegna di una tradizione unica al mondo.
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